Melò forzatino, pittosto prevedibile e già visto (pianto liberatorio, destino infame, incontro fatale all’ultima stazione del treno…), andrò controcorrente ma meglio il primo tempo (ehm…volevo dire il CD1 ) in cui si dice poco ma si mostra un lato malinconicamente normale mentre il secondo è troppo convenzionale con una strizzatina d’occhio al far west (inteso come la collina di Hollywood) con malcelato messaggio di “Su! Forza! Coraggio! Nun t’abbattere!”. Ahimè, il coraggio (quello vero) ormai ce l’hanno in pochi, di registi…
Non lo sapevo, e la cosa un po' mi sorprende, ma l'anno scorso, in quel di Torino…
PREMIO FIPRESCI
La Giuria del Premio Fipresci del 25° Torino Film Festival, presieduta da Eva Af Geijerstam (Svezia) e composta da Elise Domenach (Francia), Mariano Morace (Svizzera), Ossama Rezk (Egitto), Josefina Sartora (Argentina), assegna il seguente premio:
Miglior film di Torino 25 a: GYEONGUI SEON / THE RAILROAD di Park Heung-sik (Corea del Sud, 2007, 35mm, 107’) per avere raccontato in un modo meraviglioso il breve incontro tra due persone sole nella moderna Corea del Sud; attraverso i loro drammi personali il film suggerisce la possibilità di unire mondi differenti.
La cosa che mi lascia perplesso è che, con tutto il bene che potrei volere al cinema sudcoreano, non ritengo questo film “da mostra”, e in effetti a Torino c'è un “festival”…però stride, nella mia testa, il modo in cui è stato snobbato a Venezia With a Girl of Black Soil, mentre The Railroad va a vincere un premio ad un festival straniero…vabbè, non sto a sindacare, auguro comunque a The Railroad di avere una distribuzione (anche se ci credo poco) perchè oltretutto l'attrice protagonista MERITA eccome!
PS A Torino, però, è stato l'attore protagonista ad aggiudicarsi il premio come miglior attore
Melò forzatino, pittosto prevedibile e già visto (pianto liberatorio, destino infame, incontro fatale all’ultima stazione del treno…), andrò controcorrente ma meglio il primo tempo (ehm…volevo dire il CD1 ) in cui si dice poco ma si mostra un lato malinconicamente normale mentre il secondo è troppo convenzionale con una strizzatina d’occhio al far west (inteso come la collina di Hollywood) con malcelato messaggio di “Su! Forza! Coraggio! Nun t’abbattere!”.
Ahimè, il coraggio (quello vero) ormai ce l’hanno in pochi, di registi…
Non lo sapevo, e la cosa un po' mi sorprende, ma l'anno scorso, in quel di Torino…
PREMIO FIPRESCI
La Giuria del Premio Fipresci del 25° Torino Film Festival, presieduta da Eva Af Geijerstam (Svezia) e composta da Elise Domenach (Francia), Mariano Morace (Svizzera), Ossama Rezk (Egitto), Josefina Sartora (Argentina), assegna il seguente premio:
Miglior film di Torino 25 a:
GYEONGUI SEON / THE RAILROAD di Park Heung-sik (Corea del Sud, 2007, 35mm, 107’)
per avere raccontato in un modo meraviglioso il breve incontro tra due persone sole nella moderna Corea del Sud; attraverso i loro drammi personali il film suggerisce la possibilità di unire mondi differenti.
La cosa che mi lascia perplesso è che, con tutto il bene che potrei volere al cinema sudcoreano, non ritengo questo film “da mostra”, e in effetti a Torino c'è un “festival”…però stride, nella mia testa, il modo in cui è stato snobbato a Venezia With a Girl of Black Soil, mentre The Railroad va a vincere un premio ad un festival straniero…vabbè, non sto a sindacare, auguro comunque a The Railroad di avere una distribuzione (anche se ci credo poco) perchè oltretutto l'attrice protagonista MERITA eccome!
PS A Torino, però, è stato l'attore protagonista ad aggiudicarsi il premio come miglior attore