Come centesimo film mi sono scelto questo “vecchio” film di Kim Ki-duk, uno dei registi che tra i suoi alti (molto alti) e bassi più ha condizionato, non solo il sottoscritto, nella scoperta della cinematografia della Corea del Sud. Poco importa se m'aspettassi, come spesso mi succede, qualcosa di più, ma kimkiduk è sempre kimkiduk, e dal momento che è l'unico che ha l' “onore” di essere sempre tradotto, negli ultimi tempi, in Italia, teniamocelo stretto, in questi tempi di vacche magre. Annyon!
Come centesimo film mi sono scelto questo “vecchio” film di Kim Ki-duk, uno dei registi che tra i suoi alti (molto alti) e bassi più ha condizionato, non solo il sottoscritto, nella scoperta della cinematografia della Corea del Sud. Poco importa se m'aspettassi, come spesso mi succede, qualcosa di più, ma kimkiduk è sempre kimkiduk, e dal momento che è l'unico che ha l' “onore” di essere sempre tradotto, negli ultimi tempi, in Italia, teniamocelo stretto, in questi tempi di vacche magre. Annyon!