1 commenti su “A Girl at my Door

  1. Darcy Parquet, il fondatore del sito koreanfilm.org del quale mi fido piuttosto ciecamente nella scelta dei film coreani da guardare, scrive a proposito della scelta del soggetto da parte della regista (alla sua ottima prova di debutto): “I had the clue on what kind of film A Girl at My Door really was when I read director Jung’s comment that the project originated from a real-life episode, in which her old cat, agitated when she adopted another kitten, one day deposited a skinned dead rat in her shoes. Initially horrified, Jung writes that it took her a while to recognize the old cat’s gesture as a desperate expression of love, borne out of the fear that it would be rejected.”

    In pratica, il suo vecchio gatto, temendo di essere abbandonato dalla padrona che aveva appena preso un altro micino, le ha fatto trovare una testa di topo in una scarpa, come “disperato gesto d’amore”. Ehi, se vi servono soggetti per film, io di queste storie (ed anche migliori!) ne ho un sacco! 😉

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