Sorry, Thanks [1/2]

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Eccomi a “raccontare” questo bel film a episodi coreano, strutturato in 4 episodi di cui i primi 3 dedicati ai cani e l’ultimo ai gatti. Ahimè, l’ultimo è proprio l’episodio più “deboluccio”, forse perchè i primi 3 sono più drammatici e hanno toccato di più le mie corde cinefile (e cinofile, in questo caso). Spero non me ne vogliano i gatti, ma tutto questo è per dimostrare che sono comunque un convinto animalista tout-court (a parte i ragni, e molte categorie di persone)

Tornando a noi, il 3° episodio è senz’altro il più poetico, e narra la storia di una bambina al quale è stato regalato una cucciola di cane, chiamata Bo-ri. Il padre, quando glielo diede, le disse che sarebbe stata come la sua sorellina, e la bambina l’ha preso sulla parola…da quel momento, la bambina vede la sua cagnolina come una bambina, la sua piccola sorellina appunto, mentre tutti gli altri vedono il cane. (come non farmi venire in mente Calvin e il suo tigrotto Hobbes…)
Con l’arrivo di una sorellina vera, il cane deve trasferirsi dalla nonna, ma durante il tragitto scappa e…beh, diciamo che le due sorelline non si vedranno più.
Da grande, la bambina diventa una veterinaria e un giorno una bambina chiede il suo aiuto per prendere un gattino da sotto un camion…

“Ironia” della sorte (cinematografica), la bambina ha chiamato quel gattino, così, senza motivo, Bo-ri…e così la nostra protagonista può rivedere e riabbracciare, per un’altra volta, la sua amata e mai dimenticata sorellina.

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