In questo splendido film di Sindey Pollack, pieno zeppo di eccellenti sotto-storie, con un duello verso la fine di rara tensione e bellezza visiva, con una trama avvincente sino alla fine e attori carismatici, uno dei protagonisti di contorno, un americano da tempo residente in Giappone, molto ben agiato e dotato di una “notevole” collezione di armi antiche e katane (ma, ai fini della storia, soprattutto ben dotato di armi vere in un cassettone) ha in casa alcuni gatti, in particolare sembra tenere molto ad un cucciolo di una razza simile al siamese…talmente tanto che lo tiene in braccio accarezzandolo in continuazione. Eccone alcuni esempi:

Qui sotto, come scritto all’inizio, un altro gatto gironzola per la casa, mentre Robert Mitchum prende in prestito una pistola (ma i duelli migliori ovviamente saranno con le katane)

Qui l’americano conversa amabilmente con la donna “contesa” del film…

…e qui tiene in braccio il gattino anche quando degli scagnozzi di un clan della yakuza entrano armati in casa sua…