If Cats Disappeared from the World

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Mi ero quasi dimenticato di averlo…cmq trattasi di un film drammatico giapponese tratto dall’omonimo libro, in cui il gatto (o, meglio, i gatti, 2) hanno un ruolo piuttosto fondamentale, cat-artico direi.

Ovviamente raccomando a chi vuole vedere il film (dai, è abbastanza scontato e non impegnativo ma non è così malaccio, soprattutto se non si disprezza il genere e lo stile giapponese) o leggere il libro di non procedere oltre, al massimo di limitarsi a guardare le immagini di sfuggita, perchè c’è un gatto dal primo frame a quasi l’ultimo…

Quindi comincio…vi ho avvertito…

Il film si apre col protagonista che trasporta sulla cesta della bici (!?!) il suo gatto…




…e si arriva ai titoli di testa…

Il protagonista pare essere un postino, che un bel giorno di ritorno a casa vola dalla bici (lasciando per terra pure il cibo del gatto)…

Scoprirà che il motivo per il quale è volato dalla bici è che ha un tumore terminale al cervello 😉 Di ritorno a casa trova appunto il gatto ad aspettarlo…

Ma in realtà c’è anche qualcun’altro ad aspettarlo, il diavolo o così si fa chiamare…

…che ha le sue sembianze…

…che prima gli annuncia che morirà il giorno dopo, poi gli propone un giochino (no, non vuole la sua anima): in pratica regalerà al protagonista un giorno in più di vita a patto che accetti che qualcosa a lui caro venga fatto sparire dalla faccia della Terra, come se non fosse mai esistito…il primo saranno “i telefoni”…


Però prima c’è tempo per i ricordi (e cosa deve sognare un malato terminale che sa che sta per morire da un giorno all’altro?), ovvero partono i flashback. Un giorno rientrando dalla scuola il piccolo protagonista raccoglie un gattino abbandonato, e visto che era stato abbandonato dentro una scatola di lattughe, d’ora in poi si chiamerà…”lattuga”…

La madre del bambino è allergica ai gatti, ma decide lo stesso di tenerlo…

…e infatti il gattino contraccambia, affezionandosi alla madre più che al figlio…

Svegliatosi, il protagonista si ricorda del patto col diavolo…


…e deve decidere di fare un’ultima telefonata prima che i telefoni spariscano per sempre e non siano mai esistiti. Pensa al padre, poi invece vira sulla ex. Dopo averle dato appuntamento al cinema dove lavora, ed aver bevuto un the al bar, altro flashback su come si sono conosciuti: lei aveva sbagliato numero, si parlano un po’ anche perchè ha riconosciuto il film che lui stava guardando (Metropolis) e poi scoprono che frequentano lo stesso corso universitario…

Il protagonista, però ha un piccolo difetto: dal vivo non apre bocca, ma quando si parlano al telefono non smette più…


Vabbè, si capisce che spariscono i telefoni-sparisce anche la sua storia d’amore che era nata per una telefonata sbagliata.

Secondo “giochino”: far sparire il cinema e i film (?!?). Il migliore amico del protagonista è un compagno di corso molto riservato che lavora part-time in una videoteca: è un cinefilo incallito e si propone di prestare un film al giorno all’amico…

Vabbè: spariscono i film-sparisce l’amicizia…

Ma il terzo giochino, quello più ovvio sin dall’inizio e dal titolo, è: faccio sparire i gatti…



Ma come era ovvio aspettarsi, l’eventuale perdita dei gatti fa scattare in lui qualcosa…



Altro flashback…quando il protagonista, già grandicello, viveva ancora a casa dei suoi, una sera i suoi tornano con una brutta notizia: la madre ha un cancro (e te pareva…) e in più anche Lattuga non si sente tanto bene…




…tanto che da lì a poco morirà tra le braccia della padrona…


…la padrona, ormai malata, vive nei ricordi del gatto…


Il protagonista, passeggiando intristito per le condizioni della madre, vede un po’ di gatti per strada…





…c’è pure un annuncio per adottare dei gatti…

…e infatti per alleviare le sofferenze della madre verrà adottato un nuovo gattino…che si chiamerà Cavolo visto che stavolta è stato portato in una scatola di…cavoli…

Anche Cavolo viene portato sempre in giro…


Si è capito quindi che i gatti della storia sono 2: Lattuga prima e Cavolo poi..che alla morte della madre viene preso in affido ovviamente dal protagonista


Il protagonista nel frattempo riceve anche una lettera, mandatagli dalla ex, che è la lettera di addio della madre

Tornando al flashback…




Ritornando al preflashback…questo è come viene asciugato Cavolo dopo essersi bagnato sotto la pioggia…

Rovistando tra le foto, il protagonista trova questa foto molto mossa…

…scattata dal padre che non riusciva a tenere ferma la mano per una crisi di pianto…

Quindi, la decisione è presa: per non privare il mondo dei gatti che tanta importanza hanno avuto nella sua vita, il protagonista rompe il patto col diavolo e si lascerà morire…

…non prima di scrivere una lettera d’addio per il padre col quale non andava d’accordo da tempo…

…che gli porterà di persona, in bici e col gatto nel cestino (era questa la scena iniziale)…

…non prima di aver salutato per l’ultima volta l’ex…

…e l’amico cinefilo…

…e dirigersi verso la la sua vecchia casa nonchè negozio del padre…






…e prima del finale del film, ultimo flashback in cui si vede che era stato il padre, per tutta la vita molto più concentrato sul lavoro che non sulla moglie e il figlio, a convincere il figlio a prendere in adozione Cavolo…

EDIT BY LEONJ (05/04/2022)

La locandina…

1 commenti su “If Cats Disappeared from the World

  1. “Sottile” omaggio…probabilmente visto che il film parla di cinema, ce ne saranno stati altri, che non ho colto (oltre ovviamnte al trasporto del gatto nel cestino, che rimanda sempre a E.T.)…

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