Da questo momento suggerisco caldamente, a chi voglia vedere il corto, di non procedere oltre nella lettura, vista l’enorme quantità di SPOILER!!!

Dopo l’avvertimento…

un giorno il mangaka si accorge che Gin’gougo non mangia, e sta sempre nella sua cuccetta senza muoversi…

Porta allora il gatto, che ha 10 anni, dal veterinario, che gli dà la brutta notizia: Gin’ougo ha una malattia incurabile e gli rimane poco tempo da vivere…

…viene anche fatta la solita domanda al ragazzo, ovvero se preferisca sopprimerlo (”per evitargli dolori”, dicono…ma che dolore più forte c’è della morte?) o fargli compagnia prima della morte…ovviamente il ragazzo decide di tenerlo con sè fino alla fine.

Lo “scantaggio” di questa decisione, come in molti gattofili sanno, è che
a) Non si sa quanto tempo rimanga, con esattezza, al gatto
b) Si vive in una situazione di estrema malinconia, in bilico tra la forza di vivere il più intensamente possibile gli ultimi momenti che rimangono da condividere assieme e la quasi certezza che quei giorni, da lì a poco, non ci saranno più e lasceranno un vuoto proporzionale ai giorni e all’intensità degli stessi vissuti assieme in quello stato.

Una delle ultime scene mostra Gin’ougo che guarda, per una delle ultime volte, il cielo stellato dal quale ha preso il nome.