Heidi (2005)

C’è chi è in “fase Beatles” e chi…in “fase Heidi” 😀

A parte gli scherzi, ho appena rivisto, con nostalgia e piacere, su richiesta della consorte che in patria se l’era perso, il celebre cartone animato Alps no Shojo Heidi, ovvero l’Heidi più famosa, almeno da noi. Rivedere con gli occhi di un quarantenne quello che si era visto (e quasi dimenticato) 35 anni prima, quando ancora non si comprendevano i meccanismi del mondo, fa capire molte cose…e rimpiangerne la maggior parte. Un esempio su tutti: l’episodio che mi ricordavo maggiormente (ma, ahimè, male) è quello in cui la capretta Fiocco di Neve rischia di andare al macello…no comment…o forse sì: già allora ero gran parte di quello che sono adesso, oppure sono rimasto mentalmente bloccato all’infanzia.

Ho già rubato dalla vasta biblioteca di casa mia il libro originale (il racconto di Heidi è datato 1880) e ieri sera ho visto uno dei numerosi film tratti dal romanzo, scelto esclusivamente per il cast (Max Von Sydow e Geraldine Chaplin, tra gli altri) ma non c’ho capito nulla perchè ahimè senza sottotitoli sono e rimarrò sempre pressochè a quando avevo appunto 5 anni. Il film è troppo riduttivo e sembra che Heidi passi un paio di stagioni in montagna e poco più di un weekend a Francoforte (non che adesso Francoforte meriti molto di più, anzi 😉 ), ma almeno abbiamo su pellicola quello che mi ha fatto perdere molto tempo libero in questi anni: gatti.

Eccoli…lascio alla memoria di ognuno la collocazione temporale dei gatti…ehm, fatti.

1) Heidi sale sulla torre più alta di Francoforte…