Neko Ramen Taisho…visto ;-)

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Beh, come avevo preannunciato in un altro post, alla fine volente o nolente il film l’ho visto, ed è sì una cagata ma con qualche spunto interessante in tutte le sue debolezze.
Confermo quanto si intuiva nel post passato: il protagonista, Taisho, è un pupazzo praticamente monoespressivo con una mano dentro (praticamente come il vecchio Uan, per chi se lo ricorda) che comanda il movimento della bocca. Ha un padre, pupazzo come lui ma tigrato, che è diventato un idol grazie alle pubblicità di cibo per gatti. Entrambi parlano con gli uomini e sanno fare cose che gli uomini fanno, pur con alcune debolezze peculiari dei gatti.
La storia è semplice: come detto sopra William Thomas Jefferson II è un cat idol, spesso in TV con le sue pubblicità…

…mentre il figlio di lui, William Thomas Jefferson III ovvero Taisho, è un gatto molto meno talentuoso del padre, che fa lo stesso lavoro solo perchè raccomandato dal padre, che non regge i ritmi dell’allenamento e dello show businness (ehi, sarà mica una parodia della nostra televisione, dei vari (A)mici, Grande Fardello, XXX-Factor eccetera? I nostri adolescenti a Taisho gli fanno un baffo!). Così Taisho decide di abbandonare il mondo televisivo e trovarsi un lavoro “serio”….ci proverà con cuoco di sushi, tassista, chirurgo ma tutti gli andranno male, tanto che decide pure di suicidarsi. Un attimo prima di buttarsi da un ponte viene avvicinato da un cuoco di ramen, che gli insegnerà appunto a cucinare il ramen. Così Taisho intraprenderà questa nuova attività, durante la quale conosce Tanaka (uno dei pochi clienti di Taisho, interpretato in maniera disgustosa da una pop star giapponese), la sua amichetta svampita Mariko (anch’essa cantante e modella giapponese oltre che attrice incapace) e infine Miki e il suo gatto, che costituiscono uno degli scontati equivoci del film (tutto vorrebbe portare lo spettatore a pensare che Miki, di cui si è innamorato Taisho, sia il gatto -o meglio la gatta-, in realta alla fine si scoprirà che il pupazzo è un gatto maschio mentre Miki, l’innamorata che ricambia, è la ragazza).

Tutto fila abbastanza liscio finchè il padre di Taisho viene coinvolto in un grave scandalo che gli fa abbandonare il mondo dorato degli spot. Così deve ricominciare da zero e lo fa aprendo un negozio di ramen proprio accanto al figlio. Però il padre attira molta più gente, perchè il suo ramen è molto più buono di quello del figlio e il locale molto più cool. I due dopo anni si trovano muso a muso e il padre sfida il figlio in una gara di ramen, che ovviamente vincerà il figlio perchè capace di preparare un ramen molto più semplice ma anche più genuino e classico.

La cosa più interessante di questo pseudo-film è che poco oltre la metà fanno la loro apparizione alcuni gatti veri. La sceneggiatura (se di sceneggiatura si può parlare) non spiega bene la loro presenza, comunque dovrebbero essere degli (a)mici che Taisho va a trovare durante il suo viaggio nel Giappone alla ricerca dei migliori ingredienti per il ramen. Sono Tama, la capostazione di Wakayama…

…e Karin e Kurin…

Questi 3 gatti sono solo il pretesto per fare allusioni sessuali, infatti Taisho non fa altro che chiedere loro “Dai, divertiamoci…”, e infatti nell’ultima immagine…

Bè, ammetto la mia ignoranza…ma i 3 gatti di cui sopra sono gatti famosi in Giappone, Tama la capostazione di Wakayama (vedi commento) e Karin e Kurin a quanto pare protagonisti di un blog giapponese.

2 commenti su “Neko Ramen Taisho…visto ;-)

  1. Non l’avrei mai immaginato, ma la Tama capostazione di Wakayama (6a e 7a immagine del post)…ESISTE DAVVERO!

    In Giappone un gatto di nome Tama è stato
    promosso capostazione a Kishi, nella prefettura di Wakayama

    KINOKAWA,
    Wakayama Pref. – Kishi “capostazione” Tama
    è una gatto femmina tricolore di dieci anni che ha
    avuto l’onore di essere stata nominata capostazione a Kishi,
    lungo la linea ferroviaria di Kishigawa.
    Viene regolarmente pagata con cibo per gatti. Recentemente è stata
    anche promossa a funzionaria dalla Wakayama Electric Railway,
    con tanto di cerimonia solenne, e adesso sta per prendersi qualche
    settimana di ferie invernali.

    Tama, che è capostazione
    nominale dal gennaio 2006, starà via dala sua stazione a causa dei
    prossimi lavori di ristrutturazione, che prevedono un rinnovamento
    dell’edificio e la costruzione di una facciata che rappresenterà il muso
    della simpatica gatta.

    La promozione ottenuta da Tama è stata
    approvata all’unanimità dall’intero corpo direttivo, che ha lodato la
    sua innata capacità di attirare molti viaggiatori nella stazione.
    Secondo un rapporto infatti, nel suo primo anno di lavoro Tama
    ha fruttato all’economia locale ben 1.1 miliardi di Yen.

    Tama ha
    pubblicamente rifiutato un aumento della razione giornaliera di cibo,
    ma avrà una stanza tutta per sè nella nuova stazione, secondo quanto ha
    dichiarato la compagnia ferroviaria. Un impiegato ha detto “La invidio
    per la lunga vacanza che si farà (oltre che per la recente promozione)”.

    Nel
    2006 la Wakayama Electric Railway per tagliare i costi di gestione
    della linea Kishigawa, convertì tutte le stazioni in stazioni senza
    personale, nominando solo dei capistazione tra la gente locale. La
    stazione di Kishi andò ad un droghiere del posto, che poi adottò alcuni
    gatti, tra cui Tama. Nel 2007 la compagnia la ha nominata ufficialmente
    capostazione. Tama tra l’altro risulta essere l’unico dipendente
    femminile della compagnia ad occupare un posto di questo livello.

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