E' un film senz'altro da 3 stelline E MEZZA, con quella mezza stella che manca per la troppa carne al fuoco che poteva essere scaldata meglio per risultare più digeribile. Del genere “storia semplice ma cinematograficamente accattivante raccontata in modo da risultare assai complessa”, secondo film della regista Park Chan-ok di quel Jealousy is my middle name che non avevo capito (o, meglio, che non avevo capito dove volesse andare a parare), stavolta il film l'ho piuttosto capito, pur essendo appunto più complesso del precedente, ma se a sentire la regista “questo film difficilmente potrà essere capito dai non coreani”, bè, poteva anche sforzarsi a cambiare qualcosa per farcelo capire meglio! Oppure fare in modo che il film stesso ci aiutasse a capire meglio la coreanità, anche se a tal proposito i campioni indiscussi rimangono Peppermint Candy e A Petal.
E' un film senz'altro da 3 stelline E MEZZA, con quella mezza stella che manca per la troppa carne al fuoco che poteva essere scaldata meglio per risultare più digeribile.
Del genere “storia semplice ma cinematograficamente accattivante raccontata in modo da risultare assai complessa”, secondo film della regista Park Chan-ok di quel Jealousy is my middle name che non avevo capito (o, meglio, che non avevo capito dove volesse andare a parare), stavolta il film l'ho piuttosto capito, pur essendo appunto più complesso del precedente, ma se a sentire la regista “questo film difficilmente potrà essere capito dai non coreani”, bè, poteva anche sforzarsi a cambiare qualcosa per farcelo capire meglio!
Oppure fare in modo che il film stesso ci aiutasse a capire meglio la coreanità, anche se a tal proposito i campioni indiscussi rimangono Peppermint Candy e A Petal.