Une vie de chat (Primo tempo)

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Ho visto con colpevole ritardo questo bel film d’animazione (in italiano il suo titolo banalizzato è “Un gatto a Parigi”) e devo ammettere, da gattolico praticante, che all’opposto dei soliti gatti umanizzati, che parlano e si comportano comei loro rozzi padroni, in questo film Dino, il gatto protagonista, si comporta “quasi” come un gatto reale. Questo fa del del film in oggetto una delle migliori interpretazioni del mondo felino, ed è un gran dire per un disegno molto semplificato e volutamente bidimensionale, che non fa rimpiangere porcherie in CG, 3D e WTF

Tornando al film, ecco (molte, forse troppe, per questo le divido in due post) immagini del film. Meglio scorrerle DOPO aver visto il film, dura solo un’oretta e fila liscio come se durasse un minuto.

Nei sobborghi di Parigi…


Un gatto chiamato Dino ha stretto amicizia con Zoe, a cui porta come ringraziamento per l’amicizia (e il cibo, e una poltrona) una lucertola ogni tanto

Zoe è figlia di una poliziotta. Con la madre non comunica, perchè da quando il padre, anch’egli poliziotto, è morto in servizio, si è chiusa nel mutismo.







Dino ha una doppia vita. Di notte esce sempre…



La sua destinazione è la casa (e il cibo, e il divano…) di un ladro, Nico



Dino segue Nico al lavoro








Madi giorno torna dall’amica Zoe

…anche se deve condividere l’appartamento con la tata di Zoe




Una notte, Zoe decide di seguire Dino nelle sue scorribande notturne…




…ma finisce in un guaio più grande di lei. Dei ladri professionisti la rincorrono perchè scoperti, e lei si rifugia nella casa del ladro. Quando il ladro rientra, si trova faccia a faccia con i ladri, dei quali fa parte anche la tata di Zoe.

Dino aiuta Zoe a scappare allo zoo, mentre Nico depista gli altri…






Fine primo tempo

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