Sorry, Thanks [2/2]

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Il 4° episodio del film, intitolato “Un bacio di gatto”, è quello dedicato appunto ai gatti. Parla di una gattara…beh, tutto qui

Proverò ad elaborare la “trama” con l’ausilio delle immagini…

Una sera la nostra gattara coreana (che suono soave hanno queste due parole messe assieme…) mette una gabbietta-trappola per catturare un gatto randagio…

…ma si capisce subito che l’ha catturato per curarlo, infatti dopo averlo portato dal veterinario lo ospita per un po’ a casa sua

Per qualche giorno, la nostra gattara deve ospitare il padre, visto che la madre è partita per un viaggio negli Stati Uniti al quale il padre brontolone non ha voluto partecipare. Il padre odia i gatti, come dice lui “senza motivo”, ma nemmeno s’accorge di bere da una tazza “da gattaro”…

Di giorno la nostra gattara difende i gatti randagi dai bambini dispettosi…

…mentre di sera esce a dar da mangiare ai randagi, cercando (ma non sempre riuscendoci) di non farsi notare dagli altrettanto brontoloni vicini.

Ovviamente a volte fa incontri post-parto…

Un giorno di quelli, tornando a casa, la nostra gattara scopre che il padre, in un suo eccesso d’odio, ha fatto uscire il gatto ospite. La nostra eroina esce di casa per cercarlo, ma nel farlo si rompe una gamba (è troppo lunga da spiegare come…comunque c’è un simpatico rimando ai cani degli episodi precedenti). Mentre è a casa da solo il padre si imbatte in un documentario alla tv che parla del cosiddetto “Bacio del gatto” (mai sentito dal sottoscritto…), ovvero di come i gatti, per salutarci, chiudano gli occhi (sapevo di questo…ma non credo che vogliano soltanto dire “ciao”)

Inizia la non troppo credibile trasformazione del babbo, che prima incontra sulla strada dall’ospedale il gatto che aveva fatto uscire…

…poi comincia a dar da mangiare lui ai randagi la sera….

…e, avvertito da un ragazzino (lo stesso che la nostra gattara aveva pochi giorni prima “ri-educato” dal pistolettare i gatti a considerali “carini”) trova tre micini abbandonati, la cui madre è morta sotto una macchina…

Quei gattini il nostro ex-burbero li porterà addirittura in casa e se ne prenderà cura…

…con somma sopresa e gaudio della nostra gattara al suo rientro dall’ospedale.

D’ora in poi padre e figlia saranno gattari uniti e, uscendo la sera, riescono a ritrovare il gatto elisabettiano…

…che si renderà protagonista del “bacio del gatto” nei confronti del babbo.

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