Werner Herzog

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EDIT BY FEDE (16/02/2010)

Una strana (perché “larga”) immagine del film, in cui interpreta se stesso, Incident at Loch Ness

COMMENTO BY LEONJ (24/08/2009 12:09 pm)

Ancora Werner Herzog, qui sul set di BAD LIEUTENANT: PORT OF CALL NEW ORLEANS…

COMMENTO BY LEONJ (03/02/2010 12:00 pm)

Sempre Herzog (con Nicolas Cage e Eva Mendes) sul set de IL CATTIVO TENENTE: ULTIMA CHIAMATA NEW ORLEANS…

EDIT BY LEONJ (30/01/2011)

Questa è divertente: mentre prova una videocamera per il suo nuovo documentario CAVE OF FORGOTTEN DREAMS, sua prima esperienza con il 3D…

EDIT BY FEDE (04/02/2011)

Queste mi sa, leonj, che te le sei perse o non avevi ancora avuto tempo di postarle… Werner in un paio di foto ricordo sempre di Cave of Forgotten Dreams

EDIT BY LEONJ (08/02/2011)

Sono ufficialmente entrato in “fase Herzog” a 36 anni compiuti io e quasi 70 lui… non si finisce mai di imparare!
Cmnq, ecco altre immagini…

Da giovane…

…qui con Klaus Kinski…

…a sinistra, imbacuccato, durante le interviste di ENCOUNTERS AT THE END OF THE WORLD…

EDIT BY LEONJ (22/03/2011)

E per stasera, termino con 2 foto di Herzog (la prima, piccola, con alcuni nani sul set di ANCHE I NANI HANNO COMINCIATO DA PICCOLI)…

EDIT BY FEDE (08/10/2011)

Sempre dal set di Cave of forgotten dreams

 

EDIT BY LEONJ (21/11/2011)

Altre 2 immagini dal set di CAVE OF FORGOTTEN DREAMS…

A proposito: quando cacchio esce?
O meglio, quando sarà recuperabile??

EDIT BY LEONJ (10/01/2012)

Queste invece sono dal set del suo nuovo documentario INTO THE ABYSS…

EDIT BY LEONJ (17/01/2012)

Dal set di MY SON, MY SON, WHAT HAVE YE DONE…

EDIT BY FEDE (16/07/2013)

Omaggio a Werner, del quale ho visto (finalmente!) il bel documentario Cave of Forgotten Dreams… è sempre una bella esperienza vedere un suo documentario… e adesso aspetto quello sulla pena di morte Into the Abyss
L’omaggio è un po’ “diverso”, visto che la camera sullo sfondo non è la “sua” ma quella utilizzata durante un’intervista fatta al regista… il documentarista documentato…

EDIT BY LEONJ (19/08/2013)

Altre foto varie…

EDIT BY LEONJ (10/09/2013)

Sono ricaduto in piena “fase Herzog”; detto questo, il nostro regista in 2 immagini da giovane sul set di CUORE DI VETRO…

Dal set di LA BALLATA DI STROSZEK…

Dal set del documentario per la tv ON DEATH ROW…

Durante un “ciak” di GRIDO DI PIETRA…

Qui sul set de IL DIAMANTE BIANCO…

EDIT BY FEDE (03/07/2014)

Dall’ultimo (?) Queen of the Desert

EDIT BY FEDE (19/07/2014)

Bellissimo il documentario Into the Abyss…stavolta poca voce off, in una sorta di religioso rispetto per le vittime e la situazione dei carnefici…ma come sempre Herzog è uno dei migliori (se non il migliore) a sapere cosa mostrare e cosa dire…

EDIT BY FEDE (05/09/2014)

Sul set di Woyzeck (1979)

Sul set di Stroszek (1977)


EDIT BY FEDE (06/09/2014)

Aguirre

Cobra verde

Fitzcarraldo

Nosferatu

EDIT BY FEDE (26/11/2014)

Questa credo sia ancora da Into the Abyss…che poi, perchè due camere? Non credo sia stata fatta la versione 3D 😆

Quest’altra è dal documentario From One Second to the Next, che guarderei volentieri se ci fossero dei sottotitoli…

…e con una foto “plastica” (simile comunque ad altre già pubblicate) dal documentario televisivo Death Row il nostro Werner si guadagna la seconda posizione di post con più immagini allegate… comunque il primo rimane irrangiugibile…

EDIT BY FEDE (25/03/2015)

Cave of forgotten dreams, of course

EDIT BY FEDE (06/08/2015)

Da Fitzcarraldo (che ancora devo vedere, incredibile ma vero…)

Da Aguirre

EDIT BY FEDE (20/08/2015)

Da Lessons of Darkness (che l’è? Corro a scaricare…le informazioni su wikipedia! E che avevi capito?)

EDIT BY FEDE (24/09/2015)

Ancora da Cave of Forgotten Dreams

EDIT BY FEDE (19/01/2016)

Da Nosferatu, il principe della notte

EDIT BY FEDE (28/03/2020)

Eccolo, in Herzog incontra Gorbaciov

E in un’altra, forse da Dentro l’inferno

Da Incident at Loch Ness

Con l’operatore Richard Blanshard

Boh…

Dal film Salt and Fire del 2016

Da Dentro l’inferno

EDIT BY FEDE (30/03/2020)

EDIT BY LEONJ (19/05/2020)

Sempre da INCIDENT AT LOCH NESS… ma questa volta sono screenshots.

EDIT BY FEDE (09/12/2020)

Mi ricollego ad un’immagine postata da leonj del nostro con una videocamera Sony perchè sono risalito all’evento in cui è stata scattata la foto…trattasi della cerimonia per la stella sulla Walk of Fame dedicata a Rogert Hebert, il critico cinematografico. Di seguito altre immagini dell’ “evento”

Altra, da Nomad: In cammino con Bruce Chatwin

E questa è da Family Romance, LLC

Altre…

Il poster di Family Romance, LCC

Molto più indietro, da Nosferatu, il principe della notte

EDIT BY FEDE (17/12/2020)

Sempre da Family Romance, LLC

EDIT BY FEDE (13/12/2021)

Bella…dall’ultimo documentario Fireball: Visitors from Darker Worlds che sto per vedere in questo preciso momento…

EDIT BY FEDE (18/12/2021)

Da Encounters at the End of the World

EDIT BY FEDE (04/01/2022)

Visto che non trovavo immagini del nostro mentre girava Nosferatu (appena visto, alla buon ora), ho fatto qualche screenshot di un making of trovato su youtube…

EDIT BY FEDE (12/03/2022)

Da Anche i nani hanno cominciato da piccoli

Da Queen of the Desert

14 commenti su “Werner Herzog

  1. Ecco, Fede, visto che ogni tanto mi capita di suggerirti “qualche link” (anche se non ne hai bisogno… alcuni già li hai e  alcuni non t'interessano!), perchè stavolta non lo suggerisci tu a me “un link” dove trovare INCIDENT AT LOCH NESS? Sono mesi e mesi che lo cerco…

  2. No, non me le ero perse… le avevo qui su hard disk (ora cancellate) ma non avevo ancora trovato tempo per inserirle!
    Ben fatto, Fede!
    Smile

  3. Anch'io non mi “vergogno” troppo ad aver cominciato ad apprezzare Werner tardi…meglio tardi che mai! Wink
    Ad esempio m'ha intrippato veramente tanto il suo My son my son etc, nonostante l'audio (giusto, neh) pessimo…fortuna che l'ho potuto sentire con le cuffie!
    E dire che la prima volta che ho sentito nominare Herzog era nel film Tokyo Ga di Wenders, e non sapevo chi fosse nè l'ho approfondito (per molto tempo) dopo, considerandolo, rispetto a Wenders, un regista minore.

  4. “Herzog is a miserable, hateful, malevolent, avaricious, money-hungry, nasty, sadistic, treacherous, cowardly creep” (Klaus Kinski)

    “Every gray hair on my head I call Kinski” (Werner Herzog)

    • Ah, beh, se lo dice(va) Kinski… :-\

      Guarda, tanto di cappello per l’attore che era, ma come persona… lasciamo perdere.
      Ok, quello che si sa di lui sono racconti di parenti, amici o colleghi, ma non è mai venuta fuori una bell’immagine di Kinski (ho sempre in mente quanto lessi su KINSKI PAGANINI… pazzesco)!
      E poi scusa, un po’ di rispetto per una persona (intendo Herzog) che gli ha dato fiducia (forse riconoscendone l’indubbio valore artistico) nonostante il suo caratteraccio!! 🙁

    • Che poi, nel suo caso, non è tanto la “quantità” dei posti, ma la “qualità” (il tuo blog parla chiaro Fede, basta guardare le foto che abbiamo pubblicato! 😉 )…
      Un giramondo, un avventuriero, un temerario… un grande uomo, un grande regista!

  5. Se cerchi un film/documentario in italiano di un regista tedesco ma metti il titolo in inglese, la confusione è una giusta conseguenza! 😉
    Il film in questione (“Lessons of Darkness”, in originale “Lektionen in Finsternis”), altro non è che il documentario del 1992 “Apocalisse nel deserto”! 😛

  6. Interessante (credo, almeno per noi herzoghiani 😉 ) appunto sull’ultimo film di fiction (fiction, non documentario!) del nostro, “Family Romance, LLC”. Incuriosito dalla riproposizione della recensione di spietati.it (https://www.spietati.it/family-romance-llc/), che mi sembrava di aver già letto (anzi, adesso che ci penso, era stato leggendola che ero venuto a conoscenza del film! 😛 ), scopro che è stata aggiornata aggiungendo un update nel quale si specifica che recenti indagini da parte dell’autore dell’articolo (pubblicato sul New Yorker nel 2018) da cui è tratto il film di Herzog hanno portato alla luce che la Family Romance potrebbe aver barato sulla loro attività. In pratica è vero che esistono in Giappone (e dove altro se no) delle aziende specializzate nel dare i propri dipendenti in affitto, ma quell’azienda in particolare, per farsi pubblicità, avrebbe falsificato nomi e status civile, di fatto “recitando”, prima nell’intervista e poi nel film di Herzog.
    Sono andato a cercarmi l’articolo originale (in inglese) del The New Yorker (gli spietati esagerano un po’ nello scrivere “nel dicembre 2020 lo stesso “New Yorker” ha scoperto a colpi di fact-checking che non c’era nulla di vero. L’agenzia, mr. Family Romance, i clienti, le storie: tutto un grande fake.“) e l’ho trovato a https://www.newyorker.com/magazine/2018/04/30/japans-rent-a-family-industry (compreso l’update, che riporto tradotto):
    Nota del redattore: nel 2019, la stampa giapponese ha scoperto prove che un dipendente di Family Romance, un’agenzia giapponese per famiglie in affitto descritta in questo articolo, si era falsamente presentato come cliente dell’azienda in un documentario televisivo. Come risultato di questa rivelazione, la rivista ha avviato un’indagine per stabilire se simili false dichiarazioni fossero state fatte anche per il suo articolo.

    Due clienti della Family Romance, Kazushige Nishida e Reiko Shimada, sono apparsi nel pezzo, così come il fondatore dell’azienda, Yūichi Ishii. (Shimada è stato indicata solo con il suo primo nome.) Tutti e tre sono stati intervistati dall’autrice dell’articolo, Elif Batuman, e in seguito hanno confermato i dettagli delle loro storie con il nostro dipartimento di verifica delle fonti.

    Il New Yorker ha ora trovato prove evidenti che Nishida, Shimada e Ishii – figure centrali del pezzo – hanno fatto false affermazioni biografiche a Batuman e a un verificatore delle fonti. Ciò che abbiamo scoperto suggerisce che Nishida e Shimada non hanno fornito i loro veri nomi completi (che, per rispetto della loro privacy, non riveleremo), e che entrambi siano sposati, sebbene avessero affermato di essere rispettivamente un vedovo single e una madre single. Shimada è apparentemente sposata con Ishii, che anche lui ha affermato nel pezzo di essere single.

    Dopo aver appreso queste informazioni, il New Yorker ha contattato tutte e tre le persone. Ishii ha negato qualsiasi inganno e ha affermato che gli intervistati erano clienti reali. Ha detto che aveva sostenuto Shimada e la sua famiglia, ma non ha dato una risposta chiara sul fatto che siano sposati. Nishida e Shimada hanno entrambi ammesso di aver dato nomi alterati, ma hanno detto che le loro storie erano comunque vere. Shimada ha sostenuto che lei in realtà era una cliente costante di Family Romance, e Nishida ha detto che era un ex cliente; entrambi hanno detto di aver cambiato nome per proteggere la loro privacy.

    Il fenomeno delle imprese in Giappone che offrono parenti “in affitto” per consolare i soli e per fornire altri servizi di gioco di ruolo è ben documentato, e sia Batuman che i nostri verificatori delle fonti hanno agito in buona fede nel loro lavoro. Restiamo fiduciosi sul valore dell’articolo come un’ampia esplorazione delle idee di famiglia in Giappone. Ma le nostre scoperte su Nishida, Shimada e Ishii contraddicono aspetti fondamentali delle storie di questi individui e minano ampiamente la credibilità di ciò che ci hanno detto.

    Non trovo commenti da parte di Werner, che peraltro ha girato un film di fiction con stile da documentario (che altro non è che la seconda cosa che gli riesce meglio…la prima ritengo siano ancora i documentari con pillole filosofiche 😉 )…nelle prime righe dell’update che ho tradotto si parla di “stampa giapponese” che avrebbe scoperto l’imbroglio “nel documentario televisivo”, ma se si parla del film di Herzog ci sono 2 errori su due, non è un documentario e non è televisivo… 😀

    • E’ di oggi 24/01/20121…

      (ANSA) – ROMA, 24 GEN – Il magazine statunitense New Yorker ha restituito un importante riconoscimento giornalistico dopo avere scoperto con un’indagine interna che l’articolo premiato conteneva informazioni false.
      Nel 2018 il periodico pubblicò una lunga inchiesta sul fenomeno emergente in Giappone dei cosiddetti ‘parenti in affitto’.

      La storia di un’azienda che mette a disposizione dei clienti attori che fingono di essere membri della famiglia.
      Autore del lungo pezzo, “A Theory of Relativity”, è Elif Batuman, romanziere e autore della rivista dal 2010.
      La storia è valsa al New Yorker il National Magazine Award ma la rivista ha poi scoperto che i tre protagonisti principali dell’articolo avevano ingannato l’autore e la squadra che si occupa del fact-checking.
      L’American Society of Magazine Editors, che assegna i National Magazine Awards, ha annunciato venerdì la decisione della rivista, riferisce il New York Times. Un mese fa il magazine aveva aggiunto una nota alla versione online dell’articolo, sottolineando che i risultati dell’indagine “contraddicono aspetti fondamentali delle storie di queste persone e minano ampiamente la credibilità di ciò che ci hanno detto”. (ANSA).

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