Kimi to boku (2/6)

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Il protagonista umano decide di tenere nel proprio piccolo appartamento (nel quale non sono ammessi animali) il gattino finchè non riuscirà a trovargli una sistemazione.
Essendo un aspirante disegnatore di manga, non può che fare un volantino d’adozione molto fumettoso…

Nel frattempo, a Gin’ougo viene dato il nome e mostrato all’amico, che insiste per chiamarlo con un più banale “Naruto”…

I giorni passano…

…e ovviamente Gin’ougo comincia ad ambientarsi nell’appartamento…

Comincia, grazie alla sua pucciosità di gattino, a entrare nella vita del padrone, prendendosi confidenze e sgridate (poco decise, a dir la verità)

I due entrano in sintonia, cominciando a condividere la gioia dello stare sotto lo stesso tetto.

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