Il secondo esempio di persona-sola-bisognosa-di-un-gatto è un impiegato che dopo aver lavorato all’estero per 6 anni ritorna a lavorare in Giappone. Nei mesi precedenti al ritorno in famiglia (che ha già un cane, tra l’altro) vuole affittare un gatto per farsi compagnia e coraggio.
La prescelta in questo caso è una gattina con la passione per gli odori forti. Infatti il cliente si era lamentato del fatto che la figlia, che non vedeva da appunto 6 anni, l’abbia accusato di “puzzare di vecchio”…
Il test è superato: in questo caso il buco da colmare, oltre alla solitudine, era quello di un calzino (basta ridere!). Il lavoro remunerativo è quello di…veggente, grazie anche a un gatto che sceglie per lei le carte gattose.
La clausola prevedeva la restituzione del gatto al momento del rientro in famiglia dell’impiegato: ma nel frattempo è scattato l’amore tra lui e la gattina…
L’affittagatti, dopo essersi consultata con la diretta interessata, la lascia col nuovo padrone…
