Confesso che non conoscevo questo film, l’unico da regista dello sceneggiatore presunto comunista Dalton Trumbo, “trumbato” durante l’epurazione del maccartismo e tornato a lavorare col suo vero nome dopo il successo di Spartacus, che lo fece uscire dalla semiclandestinità.
Film peraltro molto intenso, sentito, onesto e sincero, di quelli che non si dimenticano facilmente (o, almeno, spero).
Cmq tra i ricordi d’infanzia di Joe “spicca” questo quadretto bucolico casalingo, un cane, dei pulcini, e un gatto (ahimè solo di spalle) che condivide la cuccia con un…topo.