1 commenti su “Traces of Love

  1. Pur non offrendo spunti particolarmente innovativi all'interno del filone melodrammatico neo-coreano, questo film che m'ero in un certo senso “perso” offre una notevole variazione musicale sul tema, affrontando con profondità e credibilità il pavimento accidentato della morte e della rinascita sulle sue stesse ceneri dell'ammore ma non solo, dei sentimenti contrastanti che combattono all'interno di noi ed anche fuori quando si perde una persona cara (la cosiddetta elaborazione del lutto, che comunque varia ampiamente da persona a persona), l'attesa, a volte vana a volte no, di qualcosa o qualcuno che ti aiuti a dimenticare. Emblematici gli ultimi sottotitoli, spero il più possibile filologicamente corretti, che vedono i due protagonisti camminare lungo un viale alberato, e che recitano:

    -La strada sembra esser stata riasfaltata, carino vero?
    -Sì
    -Le memorie della vecchia strada sono probabilmente seppellite quì sotto. Spero che le persone cammineranno abbracciando quelle memorie. E che quì accadano cose ancora più meravigliose.

    Sì lo so, kitsch all'estremo, ma condensa lo spirito del melò…

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