In questa curiosa, nipponicamente bizzarra black comedy giapponese (il cui titolo è stato tradotto con Funuke mostra un po’ d’amore, perdenti!, ma i miei sottotitoli recitano Mostrate un po’ di amore pietoso, codardi!) i gatti sono assoluti coprotagonisti. Infatti sin dalla primissima scena del film, il gatto della famiglia Wagou decide di stazionare in mezzo alla strada…

…mentre sta sopraggiungendo un camion, che ahimè lo investe in pieno. Peccato che la signora Wagou nel tentativo di farlo spostare, e il signor Wagou nel tentativo di fermare la moglie, finiscano pure loro sotto il camion, che li riduce a pezzetti proprio sotto gli occhi della figlia Kiyomi.

Poco dopo il funerale, la moglie un po’ picchiatella del maggiore dei 3 figli rimasti orfani, nota un gatto passeggiare nel suo cortile…

…peccato che non riesca a trattenere un “Kawaii!” (”Carino!”) proprio in presenza di Kiyomi

Poco dopo arriva la sorellastra di Kiyomi, Sumika, aspirante attricetta senza talento che ce l’ha su con la sorella minore, sempre incolpata dei suoi fallimenti. Infatti 4 anni prima Kiyomi, prendendo spunto dagli atteggiamenti della sorellastra, aveva disegnato un manga che, pubblicato su una nota rivista, aveva fatto il giro del loro paesello, coprendo di vergogna tutti i familiari…
Ed infatti, ancora piuttosto incacchiata, Sumika regala a Kiyomi un bel gatto di pelouche…

Più avanti nel film però un altro gatto (questa volta vero) si vendicherà su una lettera che la “perfida” Sumika crede di inviare a un regista, che altri non è che…bè, non posso dirlo!