Un commento su “Cherry Tomato

  1. Storia triste che più triste non si può di poveracci senza tetto, in particolare di nonno e nipotina (quest'ultima attrice di soli 8 anni che recita come se fosse una veterana, già a 6 era attrice protagonista) che si arrangiano come possono, fino a “rubare” una casa per un paio di giorni e a mangiare il cibo per cani di ricchi che è molto superiore al loro, ma sarà anche quello che li porterà alla rovina.
    Tema parecchio impegnato e impegnativo, da (neo)realismo (curioso che venga realizzato in un periodo come questo del cinema coreano), con cadute non eccessive e misurate (al solito, inutili i ralenti e la ricerca della lacrimuccia con musiche strappalacrime…ma si poteva fare di peggio, soprattutto guardando cosa fanno i registi televisivi) ed un risultato finale tutt'altro che banale.
    Una nota di freschezza in un cinema coreano molto asfittico e che ogni tanto, nella sua rincorsa al cinema hollywodiano, si ferma e fa qualche passo “indietro” verso un cinema più semplice e genuino.

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